Inchiesta sulle condizioni di lavoro e sulle aspettative dei professionisti/e autonomi in Italia
Compila il questionarioSvolgi una professione qualificata in maniera autonoma nel campo dei servizi, dell’industria, del settore pubblico?
Sei una traduttrice, un avvocato, un’architetta, un commercialista, una rappresentante, un giornalista, una restauratrice, un fisioterapista, una social media manager, un informatico, un’attrice, una rappresentante, un creativo o una delle tante professioni autonome, con o senza ordine?
Ti invitiamo a compilare il questionario per aiutarci a comprendere le tue condizioni di lavoro e le aspettative per migliorarle.
Il questionario è anonimo e i dati saranno analizzati in maniera aggregata e presentati per favorire una discussione pubblica sulla condizione dei professionisti autonomi in Italia.
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I professionisti autonomi compongono un universo molto eterogeneo e operano in maniera differenziata in tutti i settori, partecipando al funzionamento e allo sviluppo dell’economia privata e dei servizi pubblici.
Nel corso
degli ultimi decenni si è registrato un costante aumento dei professionisti autonomi che svolgono mansioni qualificate e, allo stesso tempo, un peggioramento delle loro condizioni di lavoro e delle prospettive di carriera, in uno
scenario di generale precarizzazione del mondo del lavoro.
Nella fase recente, la crisi economica determinata dalla pandemia Covid 19 ha aggravato le difficoltà in termini di protezioni occupazionali e tutele economiche per
i professionisti autonomi così come le criticità per le loro condizioni di lavoro.
La presente ricerca ha l’obiettivo di analizzare le condizioni, i bisogni e le aspettative dei professionisti autonomi, al fine di favorire una migliore comprensione della loro situazione e l’elaborazione degli interventi politici e sociali più adeguati
per migliorarla, partendo dal vostro punto di vista.
L’inchiesta è condotta tramite questionario online ed è rivolta a tutte le professioni autonome, in ogni settore e contesto territoriale in Italia.
La ricerca è promossa da APIQA, FILCAMS e CGIL Nazionale e condotta dalla Fondazione Di Vittorio, in collaborazione con tutte le categorie sindacali della CGIL, proseguendo un percorso di ricerca-intervento di lungo termine avviato nel 2011.